Tarocchi Reder Waite Smith e Tarocchi di Marsiglia.
Avere un’idea sulle differenze interpretative dei vari tipi di Tarocchi è indispensabile.
In realtà con i giusti accorgimenti è più semplice di quanto pensi, basta farsi delle domande e provare a rispondere documentandosi.
I nomi come i numeri assegnati sono molto importanti per tradurre parte del significato delle carte e in questo caso abbiamo visto delle belle differenze!
Nei R.W The Magician possiede il n° UNO, nei TdM si chiama Le Bateleur e ha lo stesso valore numerico. Nei TdM Le Bateleur nasconde un anagramma, letto al contrario risulta esserci scritto:
rue le tabel -> LA VIA DEL TAVOLO.
Analizziamo questo tavolo, perché sembra nascondere delle informazioni succose!
Nei R.W il tavolo è proiettato a sinistra verso il passato, quasi a sottolineare che ereditiamo delle capacità, la Coppa e il Pentacolo sono disegnati nel loro insieme, mentre il Bastone e la Spada sono parzialmente nascosti, forse a dire che i pensieri e le energie non sono completamente nostre.
Sullo spessore del tavolo sono incisi tre disegni, ne distinguo solo due, le montagne e una colomba.
Le montagne rappresentano l’ELEVAZIONE che ti avvicina al divino, ancora, simboleggia gli OSTACOLI e la VOLONTA’ di superarli.
La colomba invece è simbolo di PACE, ma la cosa interessante è che le attribuiscono la capacità di ritrovare il suo nido, quindi di fare ritorno a casa.
Nei TdM il tavolo rappresenta la materia, che poggia su tre gambe che rappresentano le tre dimensioni.
Lo spazio dell’esperienza quotidiana ha tre dimensioni che, per gli oggetti di uso comune, sono dette lunghezza, larghezza e altezza; manca la quarta dimensione, il tempo, che troveremo nell'icona successiva.
Le tre gambe formano un triangolo ed è uno dei modi per rappresentare la personalità che a questo livello è di forma scalena, ogni lato è diverso dall’altro proprio perché la personalità allo stadio uno dovrebbe INIZIARE un LAVORO su di sé.
Lo scopo del percorso è che la personalità interagisca con l'Anima diventando così integra, cioè con tutti i lati uguali, attraverso la volontà di lavorare su sé stessi.
Ma in che maniera?
Le Bateleur rappresenta un artigiano che lavora la materia, quindi collegato al discorso del lavoro su di sé, è ti tipo pratico, senza troppi retro pensieri e sofismi, qui bisogna applicarsi concretamente al cambiamento e al lavoro su su di sé.
Per migliorare, ti devi applicare, fare e rifare, finché il prodotto del tuo impegno non è tangibile.
Continuiamo. Ci sono diversi oggetti tra cui dei dadi (non esistono in tutte le versioni dei TdM) e un fagotto aperto.
Si! È quello di Le Mat.
Nei TdM c'è molta continuità concettuale e grafica, gli sguardi svolgono un importante valore aggiunto e specificano diverse cose, ma questo è un altro discorso.
Il Tarot ci indica la scelta da fare per disporre gli Arcani Maggiori, per poter approfondirne lo studio e soprattutto capire come si leggono.
Ma come facciamo a capirlo?
Analizziamo i dadi:
I tre dadi contengono il messaggio del triplo settenario, il 3x7 (è una maniera di disporre le carte per studiarle).
Ogni dado ha tre lati visibili e mostrano i numeri 1, 2 e 4, che sommati danno 7.
Ci sono tre dadi. Questo dà 3x7.
Cosa vuol dire?
Il percorso dei 21 Arcani Maggiori è suddiviso in tre fasi.
Questo simbolismo si ritrova nei Tarocchi, ma anche tra gli Alchimisti e tra gli Iniziati Cristiani dei primi secoli. Ne ha parlato molto bene il famoso alchimista Fulcanelli , in particolare, quando ha paragonato le 21 fasi della Grande Opera Alchemica al fatto di lanciare tre volte i dadi sul tavolo.
Fulcanelli è lo pseudonimo di un autore di libri di alchimia del XX secolo, la cui identità non è mai stata accertata. Lo pseudonimo utilizzato è formato dall'unione delle parole Vulcano ed Helio, due elementi che rimandano ai fuochi alchemici.
Eugène Canseliet si è sempre dichiarato discepolo di Fulcanelli, che parlò sempre attraverso Canseliet, che a sua volta curò le prefazioni dei suoi libri. (fonte Wikipedia)
Grazie a questo schema noi riusciamo a leggere i Tarocchi con più facilità.
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